Una lampada "intelligente" con la quale il cliente, al ristorante, può attirare l'attenzione del cameriere, ma anche guardare il menù e chiedere il conto. Per velocizzare e ottimizzare i tempi, data anche la difficoltà dei locali nell'assumere personale di sala. È Lumen, ideata e prodotta dalla startup salentina 6Dof Labs - con sede a Squinzano - che ha vinto il premio Intesa Sanpaolo innovation center nella maratona digitale DigithOn.
La startup è stata avviata a maggio da Pierluigi Visconti, ventinovenne di Squinzano, e Alessandro Santoni, ventottenne marchigiano, entrambi laureati in Ingegneria aerospaziale. "Lavoravamo assieme a Torino, in un'azienda che produceva satelliti: siamo stati fianco a fianco per quattro anni - raccontano - siccome abbiamo la passione per l'Iot, l'automazione e la domotica, volevamo realizzare qualcosa che semplificasse e migliorasse il lavoro quotidiano del maggior numero di persone possibile".
E così hanno pensato a una lampada smart. "Pierluigi ne aveva creata una per casa sua e poi mangiando insieme c'è venuta un'intuizione: essendo collegata a internet poteva essere molto più di una lampada". E hanno cominciato a lavorare di notte per progettarne una da portare sui tavoli dei ristoranti. E quando ci sono riusciti, a maggio, hanno deciso di aprire una propria azienda a Squinzano: "In Puglia il sistema delle startup è molto fertile, si investe nelle tecnologie, ma anche la ristorazione va molto forte e i locali hanno una qualità elevata. Per questo ci sembrava una scelta perfetta".
La lampada è realizzata integralmente in Puglia con resine fotopolimeriche: materiali riciclabili, alcuni biodegradabili e a base vegetale, non tossici e pensati proprio per la ristorazione. "La lampada fa comunicare lo staff del ristorante e la clientela. La persona si siede al tavolo e il cameriere deve soltanto spiegargli che con un doppio tocco sopra la lampada può attivare effetti particolari della luce - aumentando o diminuendo la luminosità, modificando il colore, per esempio - e attirare l'attenzione del cameriere che riceve una notifica". Inoltre, se si avvicina lo smartphone con il contactless attivo, si apre in automatico una pagina web dalla quale si può consultare il menù, controllare sempre gli effetti della luce e chiedere il conto. "Non c'è bisogno di scaricare alcuna app, è tutto molto rapido".
Al momento sono già una decina i ristoranti pugliesi, marchigiani e romani che hanno mostrato interesse. "Questo è un grosso vantaggio sia per i clienti, che ricevono un servizio più efficiente, e sia per i ristoratori: ora per loro è difficilissimo trovare personale di sala e Lumen permettere di gestire un numero maggiore di tavoli a parità di camerieri: si può efficientare il lavoro. Segnala quale tavolo ha bisogno di te, quale invece vuole andare via e chiede il conto". La startup, che a DigithOn ha vinto una sessione di coaching e advisory finalizzata all'analisi del business plan e all'ottimizzazione della comunicazione, punta ora a sviluppare anche altre idee nei settori ospedaliero, scolastico e ambientale.